
| Cronache dal Fronte Liberista |
Nella nuova puntata delle Cronache dal Fronte Liberista, Serena Sileoni e Carlo Stagnaro vanno a caccia delle notizie più importanti - e bizzarre - della settimana sulla stampa italiana e internazionale.
Siamo tutti keynesiani globalisti
Chi avrebbe mai pensato di poter vedere proprio Milton Friedman troneggiare sul sito di Repubblica? La pubblicazione da parte di Elon Musk di un estratto dalla celebre serie del premio Nobel "Liberi di scegliere", disponibile in italiano sul nostro canale YouTube , ha suscitato anche in Europa un coro di inaspettati sostenitori della globalizzazione e del libero scambio. Le malelingue, specie quelle che sin da tempi non sospetti ne divulgano i benefici nelle scuole, potrebbero insinuare si tratti solo di un fortunato incidente nella discussione pubblica sulle politiche di Trump. Sperare in qualche piccola conversione sulla via di Damasco non costa nulla. Ma la memoria storica, però, non lascia dubbi: il libero mercato è bellissimo. Purché non si abbia l'ardire di applicarlo anche a casa propria.
A volte ritornano: le storture del Dl Sicurezza
Il disegno di legge sulla sicurezza sollevò un ampio dibattito sulla deriva securitaria del governo, data l'impronta panpenalista e propagandistica dei provvedimenti previsti. La stortura finale però si è consumata proprio negli scorsi giorni: la decisione del governo di scavalcare l'approvazione in corso in Parlamento e trasformare il disegno in decreto legge. Uno strumento teoricamente atto a emanare misure urgenti ed emergenziali, ma spesso abusato per fattispecie che, come in questo caso, non possono essere definite tali. Il motivo? Nelle parole del ministro Piantedosi, il governo aveva bisogno di dare una data certa a un provvedimento (sic!) «che è andato già troppo per le lunghe». A scapito del rispetto dell'iter parlamentare. Che c'entrino qualcosa gli equilibri di governo?
Il codice ATECO della discordia (o della schizofrenia legislativa)
Il 1° aprile l'ISTAT ha introdotto un nuovo codice ATECO riguardante "Servizi di incontro ed eventi simili". Il codice va a coprire un largo ventaglio di attività riguardanti la prostituzione anche organizzata, che permette così ai sex worker di aprire partita IVA e iscriversi alla Camera di Commercio. Fermo restando che la vicenda è motivata dalla necessità di armonizzare i codici a livello europeo, l'illegalità di fatto di tali prestazioni nel nostro paese genera una situazione dai contorni quasi fantozziani. Tale riconoscimento potrebbe infatti creare un presupposto che potrebbe motivare accertamenti da parte dell'Agenzia delle entrate, evidenziando una situazione di liceità dal punto di vista fiscale che però deriva da un'attività illecita dal punto di vista giuslavoristico, e che può peraltro costituire notizia di reato per ciò che riguarda organizzazione e favoreggiamento.
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